Approfondimento
Articolo di approfondimento sulle verifiche e prove alle quali deve essere sottoposto un quadro elettrico in accordo alla CEI EN IEC 61439-1:2022.
I quadri, devono essere sottoposti a una serie di prove, che consentono di realizzare quadri conformi alla CEI EN IEC 61439-1:2022, senza effettuare ulteriori prove di laboratorio ma solamente verifiche individuali.
Segnaliamo che le norme relative ai quadri elettrici BT:
– CEI EN IEC 61439-1:2022 (Ed. 3a) e
– CEI EN IEC 61439-2:2021 (Ed. 3a)
sostituiscono le rispettive edizioni 2012 che restano applicabili fino al 21.05.2024.
A partire dal 22.05.2024 sono in vigore solo le norme CEI EN IEC 61439-1:2022 (Ed. 3a) e CEI EN IEC 61439-2:2021 (Ed. 3a).
In sintesi le verifiche previste dalla CEI EN IEC 61439-1:2022 possono essere divise tra quelle:
1. a carico del costruttore originario;
2. aggiuntive a carico del costruttore finale del quadro.
Il primo (costruttore originario) effettua le verifiche di progetto:
– robustezza dei materiali e di parti del quadro;
– grado di protezione IP del quadro;
– distanze d’isolamento (in aria e superficiali);
– protezione contro la scossa elettrica ed integrità dei circuiti di protezione;
– installazione degli apparecchi di manovra e dei componenti;
– circuiti elettrici interni e collegamenti;
– terminali per conduttori esterni;
– proprietà dielettriche;
– verifica dei limiti di sovratemperatura;
– resistenza al cortocircuito;
– compatibilità elettromagnetica (EMC);
– funzionamento meccanico.
In alternativa o in aggiunta, il costruttore originale deriva il quadro attraverso le “regole di progetto” o a mezzo calcoli che applicano determinati algoritmi e/o sfruttano principi fisici.
Al secondo, il costruttore finale del quadro (o assemblatore), restano le verifiche individuali (collaudo):
– esame a vista;
– controlli meccanici;
– prove funzionali.
Collaudo
Esame a vista
Si effettuano visivamente tenendo presente:
a) la conformità del quadro rispetto agli schemi, nomenclature, disegni e tipo degli scomparti, il numero e caratteristiche degli apparecchi, la sezione dei conduttori e la presenza di identificazioni su cavi ed apparecchi (siglature, dicitura delle targhe, ecc.);
b) la presenza dei componenti che permettono di garantire il grado di protezione (tetti, guarnizioni) e l’assenza di difetti sul contenitore (tagli, forature che rischierebbero di compromettere il grado di protezione);
c) la rispondenza alle prescrizioni specifiche, ove richieste dalla distinta di montaggio, come ad esempio:
– il rivestimento o trattamento delle sbarre (resinatura, argentatura, ecc.);
– il tipo di cavo (antifiamma, ecologico, ecc.);
– il materiale sciolto di completamento;
– il controllo della verniciatura (colore, spessore, ecc.).
Controlli meccanici
Devono essere eseguiti secondo i documenti a corredo, con riferimento alle seguenti specifiche:
– corretto montaggio delle apparecchiature (sistemazione dei collegamenti e, a caso, esatto serraggio delle connessioni);
– posizionamento e chiusura delle bullonerie;
– blocchi e comandi meccanici (dispositivi di blocco inserzione, interblocchi meccanici, interblocchi con chiave e comandi manuali di traslazione degli interruttori di manovra e dei sezionatori utilizzando le leve e gli accessori di comando in dotazione al quadro);
– chiusura ed eventuali blocchi delle porte ed eventuali aderenze delle guarnizioni antipolvere alla struttura del quadro.
Prove funzionali
Le prove funzionali consistono nel verificare il corretto funzionamento di tutti i circuiti (elettrici ed elettromeccanici) simulando, per quanto possibile, le varie condizioni di esercizio dei quadri.
Ad esempio, le prove sui circuiti amperometrici e voltmetrici possono essere eseguite alimentando i circuiti secondari dei TA e TV, senza necessariamente sconnettere i TA dal circuito. I controlli elettrici possono comprendere la verifica del corretto funzionamento dei circuiti e degli apparecchi ed in particolare:
– circuiti di comando, segnalazione, allarme, intervento, richiusura;
– circuiti d’illuminazione e riscaldamento, ove esistano;
– circuiti di protezione e misura (relè di max corrente, di tensione, di terra, differenziali, contattori, amperometri, voltmetri, ecc.);
– morsetti e contatti disponibili in morsettiera;
– dispositivi di sorveglianza dell’isolamento (si devono anche verificare le distanze di isolamento e le linee di fuga a livello dei collegamenti e adattamenti realizzati in officina).
Per eseguire i controlli, oltre ai normali attrezzi meccanici, utilizzati per l’assemblaggio, sono necessari strumenti elettrici. Si raccomanda una taratura periodica per ottenere dei risultati affidabili. Gli strumenti generalmente usati sono:
– un tester o multimetro;
– il banco di prova (in AC e in DC che alimenti il quadro nella prova di funzionamento sotto tensione;
– la chiave dinamometrica (per controllare che siano state applicate le giuste coppie di serraggio sulle connessioni) e utensili vari.